IL REGOLAMENTO TECNICO CHE DISCIPLINA IL MODELLISMO SPAZIALE

Nel modellismo spaziale l’autoregolamentazione è un principio cardine seguito da tutti i praticanti al punto che oggi esso si è rivelato un hobby meno pericoloso del baseball o del tennis. Grazie all’applicazione di alcune semplici regole, nei 50 anni di esistenza di questo hobby non si sono mai verificati incidenti degni di nota.

Il Regolamento Sportivo Nazionale disciplina il modellismo spaziale ed è costituito dai codici di sicurezza già in vigore e da alcune regole aggiuntive che tengono conto della realtà del nostro Paese. Il codice FAI deriva dal codice NAR ed è interamente incluso in quest’ultimo e pertanto è implicitamente accettato e non viene riportato di seguito. La conoscenza di queste regole è basilare per chiunque desideri dedicarsi a questo hobby ed è un requisito per ottenere le certificazioni HPR.

Seguire queste regole è molto facile perché si tratta di semplice buon senso, ed è la migliore garanzia di serietà di chi pratica questo hobby.
Codici diversi non hanno carattere di ufficialità e vanno considerati iniziative personali senza alcuna validità né riconoscimento.

CODICE DI SICUREZZA PER MODELLI SPAZIALI [“CODICE NAR”]

Questo codice regola le attività coi modelli spaziali propriamente detti, ovvero quelli con motori fino alla classe G.

1. MATERIALI. I modelli spaziali devono essere realizzati con materiali leggeri, non metallici per ogiva, fusoliera e stabilizzatori.

2. MOTORI. È permesso utilizzare solo motori certificati e realizzati commercialmente. Non è permesso modificare i motori né utilizzarli per scopi diversi da quanto raccomandato dal fabbricante.

3. COMANDO DI LANCIO. I modelli devono essere lanciati utilizzando un comando di lancio elettrico ed accenditori elettrici. Il comando di lancio deve essere dotato di un interruttore di sicurezza removibile posto elettricamente in serie al pulsante di lancio, e il pulsante di lancio deve tornare in posizione aperta quando non viene esercitata una pressione su di esso.

4. MANCATA PARTENZA. Se il modello non decolla al momento della pressione del pulsante di lancio, l’interruttore di sicurezza del controllo di lancio deve venire rimosso o la batteria deve essere staccata, e sarà necessario attendere 60 secondi dall’ultimo tentativo di partenza prima di avvicinarsi al modello.

5. SICUREZZA DI LANCIO. Prima del lancio è necessario effettuare un conteggio alla rovescia, assicurandosi che tutti i presenti stiano facendo attenzione e nessuno si avvicini a meno di 5 metri (per modelli con motori D o più piccoli) o a 10 metri per modelli più grandi.

6. RAMPA DI LANCIO. I modelli devono venire lanciati da una asta rigida, da una rotaia o da altri sistemi che garantiscano un guida non flessibile, e che guidino il modello per una distanza utile al raggiungimento della minima velocità che garantisca un volo stabile, variabile da modello a modello. La guida deve essere orientabile non oltre i 30 gradi dalla verticale per assicurarsi che il modello voli diritto verso l’alto. La rampa di lancio deve utilizzare un deflettore che impedisca ai gas di scarico di colpire direttamente il suolo. Per evitare accidentali ferite agli occhi, l’estremità della rampa deve essere più alta del livello degli occhi o coperta nel momento in cui ci si avvicina o quando non è in uso.

7. DIMENSIONI. I modelli spaziali propriamente detti (ovvero non high-power) non dovranno pesare oltre 1500 grammi al decollo e non dovranno contenere più di 125 grammi di carburante o avere più di 320 Ns di impulso totale.

8. SICUREZZA DI VOLO. Non è permesso lanciare i modelli verso bersagli, nelle nubi o vicino ad aerei in volo, e non è permesso installare alcun carico infiammabile od esplosivo a bordo di un modello.

9. AREA DI LANCIO. I modelli devono essere lanciati esclusivamente all’esterno, in un’area aperta delle dimensioni minime elencate in Tabella A, con vento non superiore a 30 km/h. E’ necessario assicurarsi che non ci sia erba secca vicino alla rampa di lancio e che non esista pericolo di incendio per la vegetazione nelle immediate vicinanze della rampa.

10. SISTEMA DI RECUPERO. Ogni modello deve essere dotato di un sistema di recupero, come un nastro, un paracadute o altro, in modo che ritorni al suolo in sicurezza e senza danni e possa volare di nuovo. La protezione per il sistema di recupero deve essere realizzata con materiali ignifughi.

11. SICUREZZA DEL RECUPERO. Non è permesso il recupero di modelli atterrati su linee elettriche, alberi ad alto fusto o altri luoghi pericolosi.

CODICE PER MODELLI SPAZIALI HIGH POWER [“CODICE TRIPOLI”]

Il codice TRIPOLI ROCKETRY ASSOCIATION regola le attività coi modelli spaziali detti High Power, ovvero con motori superiori alla classe G.

1. Un modello high power può essere lanciato solo da persone certificate dalle associazioni delegate a rilasciare tali certificazioni

2. Un modello high power può essere utilizzato solo secondo le regole ed ordinanze statali e locali applicabili.

3. Si può operare con un modello spaziale high power solo se questo è stato ispezionato ed approvato da un Responsabile per la Sicurezza (RSO) che si accerti del rispetto delle regole di questo codice.

4. Motori
I. È permesso unicamente l’uso di motori prodotti commercialmente e certificati.
II. Non è permesso smontare, ricaricare, o alterare in qualunque modo un motore ad uso singolo, nè alterare i componenti di un motore ricaricabile o utilizzare le ricariche per scopi diversi da quelli per i quali sono state fatte.

5. Un modello high power deve essere costruito per sopportare gli sforzi ai quali è sottoposto, e mantenere l’integrità strutturale nelle condizioni previste in volo.

6. Un modello high power propulso da uno o più motori deve essere costruito utilizzando materiali leggeri come cartone, legno, plastica, fibra di vetro o, quando necessario, metallo duttile (ad esclusione di fusoliera, ogiva e stabilizzatori) in modo che il modello si conformi alle altre regole di questo codice.

7. Chi intende lanciare un modello high power deve verificarne la stabilità prima del volo, procurare la documentazione che indichi la posizione del Centro di Pressione (CP) e del Centro di Gravità (CG) al responsabile della sicurezza e, se viene richiesto, il limite di peso per la potenza applicata.

8. Limiti di peso e potenza
I. Assicurarsi che il modello pesi meno del peso massimo ammesso dal fabbricante per il motore(i) utilizzato. Durante l’ispezione il responsabile della sicurezza può richiedere la documentazione attestante.
II. Non installare un motore o una combinazione di motori che produca più di 40960 Ns di impulso totale.

9. Recupero
I. Un modello high power può volare solo se dotato di dispositivo di recupero che lo riporti a terra con sicurezza in modo che possa volare di nuovo.
II. Se si utilizza ovatta protettiva per il paracadute, questa deve essere di tipo ignifugo.
III. Non tentare di prendere al volo un modello high power mentre sta atterrando.
IV. Non tentare di recuperare un modello high power da posti pericolosi.

10. Carichi utili
I.Non installare un carico che possa essere infiammabile, esplosivo o possa cusare altri danni.
II.Non lanciare animali vertebrati.

11. Sistemi di lancio
I. La rampa di lancio deve essere un sistema stabile che dia una guida rigida finchè il modello non abbia raggiunto la velocità sufficiente ad assicurare una traiettoria sicura, specifica per ogni modello.
II. La rampa deve incorporare un deflettore dei gas che impedisca allo scarico del motore di colpire direttamente il suolo.
III. La rampa non deve permettere il lancio di un modello con un angolo superiore a 20 gradi dalla verticale.
IV. La sommità della guida di lancio deve superare l’altezza degli occhi. La guida di lancio deve essere riposta con tappi o altro che impedisca un ferimento accidentale.

12. Sistemi di accensione
I. Il sistema di accensione deve essere controllato a distanza, operato elettricamente e deve contenere un pulsante di lancio che torni in posizione spenta se rilasciato. Il sistema di accensione deve includere un interruttore di sicurezza in serie al pulsante di lancio.
II. Il sistema di accensione e la combinazione degli accenditori devono essere progettati, installati ed operati in modo che il decollo del modello avvenga entro tre (3) secondi dall’attuazione del pulsante di lancio.
III. Se il modello è propulso da un gruppo di motori (cluster) che si accendono contemporaneamente, il sistema degli accenditori deve essere testato preventivamente o avere già dimostrato la capacità di accendere tutti i motori contemporaneamente entro un secondo dall’attivazione del sistema di lancio.
IV. L’accenditore deve essere installato solo alla rampa di lancio o all’ultimo momento pratico prima che il modello sia sistemato sulla rampa.

13. Sito di lancio
I. Un modello high power deve essere lanciato solo all’esterno dove alberi ad alto fusto, linee elettriche, ed edifici non possano rappresentare un pericolo per un volo sicuro secondo le opinioni del responsabile della sicurezza.
II. La rampa va posizionata ad una distanza dal bordo del campo pari almeno alla metà delle dimensioni minime elencate in Tabella 1
III. Il campo di lancio deve avere le dimensioni minime elencate in Tabella 1

14. Posizione della rampa
I. La rampa va posizionata a più di 500 metri da ogni edificio abitato.
II. Assicurarsi che il terreno sia libero da erba secca o altra vegetazione o materiali che possano incendiarsi a causa dello scarico del motore per un raggio di tre metri attorno alla rampa.

15. Distanze di sicurezza
I. Non è permesso a nessuno sostare vicino alla rampa durante il lancio di un modello high power a meno che non sia la persona che sta lanciando o coloro autorizzati dal Responsabile per la Sicurezza.
II.Gli spettatori devono restare entro un’area determinata dal responsabile della sicurezza e comunque più lontano del responsabile della sicurezza e della persona che lancia il modello.
III. Nessuno può sostare vicino al lancio ad una distanza minore da quella indicata in Tabella 2

16. Operazioni di lancio
I. Non è permesso lanciare un modello high power orizzontalmente, o puntandolo contro un bersaglio, o in modo che la sua traiettoria lo porti entro le nubi o oltre i confini del campo di lancio.
II. Non lanciare un modello high power se il vento al suolo supera i 30 Km/h.
III. Non lanciare un modello high power in modo che possa essere un pericolo per gli aerei.

17. Controllo di lancio
I. È possibile lanciare un modello high power solo se il Responsabile della Sicurezza ne è al corrente, ha dato il permesso e sta prestando attenzione.
II.Tutti coloro che assitono al lancio dovranno rivolgersi verso il punto di lancio e prestare attenzione se viene richiesto dal responsabile della sicurezza.
III. Il lancio deve essere preceduto da un conteggio alla rovescia di 5 secondi che sia udibile nella zona di lancio, dagli spettatori e nelle aree di parcheggio.
Il conteggio alla rovescia deve essere effttuato dalla persona che lancia il modello, dal responsabile della sicurezza o da altrra pesona designata.
IV. Non avvicinarsi ad un modello high power che abbia fallito l’accensione finchè l’interruttore di sicurezza dell’accensione non sia stato spento o la batteria disconnessa dal sistema di accensione, sia passato un minuto, e il responsabile della sicurezza abbia dato il permesso ad una sola persona di avvicinarsi per ispezionare.

REGOLE AGGIUNTIVE

1 – A ogni meeting di lancio deve essere presente un responsabile della sicurezza (RSO), un addetto ai lanci (LCO) ed ogni lancio deve essere riportato sulle schede ufficiali disponibili sul sito dell’associazione. Nei lanci organizzati dalle sezioni locali il responsabile della sicurezza può essere lo stesso rappresentante della sezione.

2 – Durante i lanci di qualunque tipo di modello spaziale non è permesso fumare o bere bevande alcoliche.

3 – Prima del lancio del proprio modello è necessario presentarlo al Responsabile per la Sicurezza per l’approvazione. Il Responsabile deve completare la scheda di lancio che va presentata all’addetto ai lanci. Nessun modello può essere lanciato senza l’approvazione del responsabile della sicurezza.

4 – Le rampe devono essere sempre rivolte in direzione opposta alla linea di volo e comunque alle persone, indipendentemente dal vento e dalle possibili distanze di recupero.

5 – I modelli equipaggiati con motori di classe superiore ad E e/o pesanti più di 450 grammi devono essere equipaggiati con guide per rotaia e devono essere lanciati da una rampa a rotaia.

6 – I modelli equipaggiati con sistemi di recupero basati su dispositivi elettronici autocostruiti, artigianali, o comunque non prodotti commercialmente, devono necessariamente disporre di un secondo sistema ridondante totalmente indipendente che assolva la stessa funzione. Esempi di sistemi aggiuntivi sono l’espulsione da parte del motore o un timer commerciale. Dispositivi elettronici autocostruiti possono essere utilizzati solo se rispettano le seguenti caratteristiche:

  • Il progetto dell’hardware deve garantire affidabilità secondo la valutazione di un progettista di hardware professionista.
  • La realizzazione e il montaggio del circuito stampato è di livello professionale.
  • Documentazione completa su una serie di alpha e beta test con errori della quota di attivazione massimi inferiore al 2%, pari a quello dell’espulsione comandata dal motore.

7 – Il Prefect o il Consiglio Direttivo hanno il diritto di vietare il volo di un modello che utilizzi dispositivi noti per la loro inaffidabilità, ed hanno la possibilità di applicare eccezioni a questa regola se è possibile provare che esiste una garanzia di sicurezza.

8 – I modelli di peso superiore ai 3 kg devono essere dotati di un sistema di recupero ridondante (altimetro + espulsione motore, due altimetri, etc.)

9 – I modelli devono essere equipaggiati con un sistema di recupero progettato in modo che non possano atterrare a grande distanza dalla rampa o comunque fuori dal perimetro del campo. In caso di vento il sistema di recupero dovrà essere modificato se necessario per evitare un atterraggio a distanza eccessiva.

10 – Non è permesso installare un sistema di guida sui modelli a meno che non si tratti di alianti RC.

11 – L’espulsione del paracadute attraverso dispositivi elettronici deve essere testata a terra prima del collaudo del modello (primo volo). Il test deve essere effettuato dal proprietario del modello eventualmente coadiuvato da un aiutante, in una zona del campo lontana dai presenti e rivolgendo la sezione del modello che viene espulsa lontano dalle persone e dalle cose.

12 – Il caricamento delle cariche di espulsione utilizzate con dispositivi elettronici deve avvenire in modo tale che esse siano rivolte lontano dalle persone.

REGOLE SPECIFICHE PER I LANCI ACME

1 – Ai lanci possono partecipare i soci ACME ed eventuali ospiti. Gli ospiti possono partecipare gratuitamente, utilizzando le attrezzature dell’associazione, per non più di due incontri dopodiché sono tenuti ad iscriversi per continuare ad usufruire dei servizi di ACME.

2 – Durante i meeting di lancio periodici programmati e gestiti da ACME è consentito utilizzare solo le attrezzature (rampe di lancio, centralina di lancio) messe a disposizione dall’associazione. L’utilizzo di attrezzature particolari di proprietà di un socio che dovessero essere necessarie per il lancio di modelli dalle caratteristiche particolari dovrà essere preventivamente concordato con il consiglio direttivo.

3 – Il lancio dei modelli HPR è permesso solo nei campi designati da ACME – Sede centrale e solo alla presenza del “Prefect”. E’ possibile lanciare modelli HPR in campi non normalmente utilizzati da ACME, per esempio in occasione di manifestazioni, ma solo previo controllo del campo da parte del Prefect e solo in manifestazioni nelle quali è ufficialmente invitata ACME come associazione e non i singoli soci.